Nuovo editto in Rai: via VAURO!

15 04 2009

Dopo le critiche del presidente della Camera Gianfranco Fini e del premier Silvio Berlusconi, il direttore generale, Mauro Masi, “ha esaminato alla luce delle normative di legge vigenti e i regolamenti aziendali la puntata di giovedì scorso di Annozero. Fatte salve le valutazioni di competenza del cda, il direttore generale ha inviato a Michele Santoro e ai direttori del Tg3, Antonio Di Bella (testata sotto la quale è ricondotto Annozero in periodo di par condicio, ndr) e di Raidue, Antonio Marano, una lettera sulla necessità che sin dalla prossima puntata siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall’Abruzzo. Non sono stati invece ravvisati – si sottolinea – sostanziali elementi di squilibrio nel dibattito svolto in studio nel corso della trasmissione”. Sepre in relazione alla puntata di giovedì scorso “é stata invece valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi Aumento delle cubature. Dei cimiteri‘. Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi”. (fonte Ansa)

AnnoZero, come per i recenti casi Englaro e Piombo Fuso a Gaza, e come per le tante inchieste sviluppate in passato e che spero continuera’ a fare in futuro, anche per la questione “Terremoto” ha voluto mostrare la faccia sporca della medaglia facendo luce su vicende “non dette”, per provare a rivelare altre verita’, quelle scomode, e che altre fonti di informazione non ci fanno vedere! magari, a volte, sbagliando o risultando “di parte”… un rischio a mio avviso da correre! anche le vignette di Vauro sono scomode, spesso irriverenti, ma fanno pensare, riflettere, attaverso disegni forti, efficaci, frasi dure e sarcastiche… e il sale della democrazia sta propio in questo! ovvero dare la possibilita’ al cittadino di “pensare” con la propria testa, dandogli il diritto di sentire piu’ campane, di ascoltare piu’ voci, e di farsi una propria “idea”… E quello a cui stiamo assistendo, per l’ennesima volta, e’ il tentativo, per altro riuscitissimo, di togliere al cittadino questo diritto, imbavagliando o colpendo a morte chi questo diritto prova a riconquistarlo “con la forza” delle parole e delle immagini, con onesta’ e rispetto per il proprio lavoro e per la propria missione!  epurare i giornalisti, continuare e demonizzare la satira e i satiri politici, monitorare e controllare quello che dicono o scrivono i reporter, e’ un attacco alla societa’, alla civilta’ e alla liberta’ di ogni singolo cittadino “cogitante”! AnnoZero a due giorni dal cataclisma prova a fare informazione alternativa (alternativa a tutti quei programmi che invece ci hanno mostrato “altre facce della medaglia”) e prova a dirci che non e’ vero che tutto va bene e che tutto funziona, che le tendopoli non sono sempre come dei camping da fine settimana (come alcuni vogliono farci credere, e che forse molti vogliono sentirsi dire…), che i soccorsi hanno funzionato bene tranne in alcuni casi, che la mobilitazione e’ stata rapida ma che i mezzi pre-esistenti erano pressoche’ nulli, che mostrare la gente che soffre deve servire a sensibilizzare e a farci sentire tutti responsabili (e non al servizio del popolare e vergognoso gusto per il vuayerismo e per lo share mediatico), ma soprattutto che le cose dovevano funzionare prima! che doveva esserci prevenzione! che dopo il terremoto dell’Irpinia, del Friuli e dell’Umbria, la lezione doveva essere imparata a memoria! che le case dovevano stare in piedi, e non “sbriciolarsi come biscotti”, soprattutto quelle pubbliche, quello dello Stato, le scuole, gli ospedali! Se nel 2000 costruiscono un ospedale in zona sismica, e l’ospedale si sgretola, significa che lo Stato ha fallito! e che qualcuno ha speculato, e quel qualcuno deve pagare. I morti e gli sfollati in primis pretendono giustizia e verita’, e lo Stato deve dare speranza e garantire risposte e sicurezza per il futuro! L’edilizia pubblica fallisce in continuazione, divorata dalla speculazione e dagli affari malavitosi, e piegata da condoni edilizi senza criterio e troppo spesso nocivi, mettendo in pericolo la vita del cittadino: da sempre l’emergenza ambientale fornisce occasioni succulente per speculare, rubare, arricchirsi… quindi occhio!!! Silvio Berlusconi dopo neanche 5 minuti ha dichiarato di voler costruire “L’Aquila2”: beh, speriamo almeno che questa volta non dia l’appalto all’Impregilo*

[Nerone, oppure Romolo&Remolo?]

 

Vi invito ancora a guardare la puntata di AnnoZero. e magari leggere di seguito l’articolo uscito il giorno dopo su Il Giornale, scritto da Mario Giordano, ospite la sera prima da Santoro, su cui preferisco sorvolare…

Vi segnalo inoltre questo articolo del Sole24Ore firmato da Mariano Maugeri. Altro articolo importantissimo di Roberto Saviano, sul rischio ricostruzione/speculazione camorra (da Repubblica.it). Infine un commento sull’epurazione di Vauro scritto da Peter Gomez.

 

(*) Vari scandali e atti di corruzione e concussione hanno visto inquisiti i diversi amministratori delle società del gruppo Impregilo. Al di fuori dell’Italia, in particolare nei paesi dell’America latina e dell’Africa, Impregilo, in qualità di capogruppo, è stata coinvolta e citata in giudizio rispetto a reati riguardanti l’ambiente e la salute delle popolazioni locali in cui le opere venivano edificate. Inoltre nel 2000  si aggiudicò l’appalto statale per l’intero ciclo di raccolta e smaltimento industriale dei rifiuti della regione Campania con altre societa’ – riunite insieme nella “Fibe”. Uno dei principali motivi per cui l’appalto fu vinto dal Gruppo Impregilo riguardò il ridotto tempo di realizzazione degli impianti di incenerimento. I tempi di realizzazione dell’inceneritore di Acerra contrattualizzati erano di 300 giorni. A inizio 2008, principalmente a seguito di una serie di inefficienze e di violazioni delle norme igieniche segnalate da gruppi ambientalisti, i lavori relativi all’inceneritore non erano ancora conclusi e sia la città di Napoli che la regione Campania si trovavano in piena crisi dei rifiuti, anche grazie all’inerzia e alla complicità dei propri enti amministrativi. Questo stato di cose ha fatto guadagnare denaro alla camorra che trae enormi profitti dalla malagestione dei rifiuti urbani. Nel frattempo sono state accumulate tonnellate di rifiuti in forma di ecoballe che non risultano realizzate a norma di legge e quindi non smaltibili. La Magistratura di Napoli aveva istituito un processo ed aveva deciso il congelamento dei conti correnti italiani del gruppo Impregilo, per un valore di 750 milioni di euro. Nel maggio 2008 vengono arrestate 25 persone, fra cui l’amministratore delegato di Fibe S.p.A. Massimo Malvagna, con l’ipotesi di varie accuse connesse al traffico dei rifiuti.